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Si fa quel che si può

Ciao,

la newsletter va e viene, non sempre ho il tempo, ma più che altro l'energia, di scriverla. E i 35 gradi agostani non aiutano di certo.

Qualche novità:

Mia figlia Sara è partita per l'anno scolastico negli USA. È volata da Barcellona a NYC via Zurigo, poi ha trascorso qualche giorno in una delle scuole della EF nei dintorni di New York, quindi altri due voli fino a Salt Lake City (via Denver). Incredibilmente, non ha perso nessuna coincidenza, né ha lasciato oggetti di valore in giro. Adesso è a Riverton, in Wyoming, dove frequenterà l'high school locale, vivendo presso una famiglia. È un'esperienza costosa in termini economici, mentali ed emozionali, ma unica. Per chi, come me, ha sempre avuto il mito degli Stati Uniti, è l'occasione per conoscere meglio la nazione e la sua gente, anche se solo di riflesso. Per Sara è un'opportunità di crescita e apprendimento che segnerà il suo futuro. Fornirò altri aggiornamenti nelle prossime newsletter. Non sono questioni di carattere nazionale, lo so, ma molti dei miei quattro lettori sono anche amici e - come ho sempre detto - questa newsletter è un mezzo per non scrivere la stessa mail a più persone. :)

Nel frattempo ho finito un altro quadro. Sempre soggetti dall'alta caratura artistica e sociale. D'altronde, dovrò pur reinventarmi, vista l'aria che tira nel settore delle traduzioni... E anzi, se hai suggerimenti in merito (pittorici o di business), li ascolto volentieri. Ho dipinto anche una natura morta, ma è venuto un obbrobrio e l'ho firmata senza rifinirla. Per ripigliarmi, una tigre vagamente impressionistica, realizzata con i marker acrilici. Ha l'aria più da koala che da tigre, ma se ero bravo stavo al museo.

Gnente, per questa volta è tutto.

A presto,

Marco Cevoli o( ̄︶ ̄)o  

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