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Un colpo al cerchio e uno al bot

Mia figlia di 15 anni usa ChatGPT per fare i compiti. Dovrei preoccuparmi?

Non credo proprio.

Anzi, sono molto contento che lo stia facendo, perché ho visto come lo usa e - in definitiva - non è che uno strumento in più.

Qualche giorno doveva scrivere un commento a un'opera d'arte rinascimentale, il David di Michelangelo.

Prima di tutto ha scritto di suo pugno uno schema del testo.

Poi ha scritto una o due frasi per ogni punto dello schema.

A quel punto, ha chiesto a ChatGPT di ampliare le parti su cui si sentiva meno sicura.

Una volta ottenute queste parti, le ha incollate nel documento su cui stava lavorando, le ha rilette, ha controllato che non ci fossero inesattezze, confrontando i dati con alcune fonti affidabili. Infine ha eliminato alcune parole e modificato altre, per renderle più simili al suo stile di scrittura ("Io non avrei mai usato questo termine").

Chi è l'autore di questo compito?

Mia figlia?

Il bot?

Ma soprattutto, che voto prenderà?

Sto scherzando. Una volta di più, l'importante non è il risultato, ma il processo.

A mercoledì prossimo.

Marco Cevoli ^____^  

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